Mancavo dalla palestra da qualche settimana e al mio rientro trovai una grossa novità, ovvero era spuntata dal nulla, una nuova istruttrice una ragazza, che aveva la mia stessa età, era una gnocca colossale, con un paio di cosce che non finivano più. Aveva i capelli biondi lisci come la seta, e indossava sempre dei leggings che mettevano in risalto le fantastiche forme del suo corpo allenato. Portava dei top che mettevano a nudo la pancia e il suo ombelico che aveva un qualcosa di altamente erotico. E ovunque andasse si lasciava una scia dietro, un odore di sesso che faceva indurire il
c** a chiunque. Saranno stati i tatuaggi o le movenze altamente erotiche. Ammetto che la prima volta che ho sentito il suo odore ho avuto l’impressione che stesse succedendo qualcosa anche in mezzo alle mie gambe, lei una bella donna bionda terza abbondante di tette probabilmente rifatte, un bel culo tondo…si presentò “Ancora non ci siamo presentate, le risposi svogliatamente solo con un ciao, e le strinsi la mano curata e con lo smalto scuro. Non so come e non so perché ma dopo un mese circa eravamo complici e amiche. Complice fu un drink di troppo, una volta uscite dal un pub ci siamo stuzzicate l’un l’altra per un po’ finché lei mi infilò la lingua in bocca e mi baciò con passione. Ricambiai il gesto lasciandomi travolgere dal desiderio ed eccitandomi nel sentire il piercing sulla sua lingua.
“Andiamo, vieni con me.” Disse al mio orecchio mentre si strusciava a me. Guidò a tutta velocità fino a casa sua, aprì la porta e disattivo l’allarme ma senza accendere le luci, mi porto in camera sua e mi fece vedere un’arsenale di giochi erotici di ogni tipo. Dildo, completini sexy, mi faceva vedere ogni cosa e mi spiegava il suo utilizzo in modo professionale mentre io guardavo quegli oggetti. Mi prese il viso e iniziò nuovamente a baciarmi, poi scese lungo il collo mordendomi con decisione e lasciandomi anche un bel segno. Gemetti di piacere e mi tolse i vestiti lasciandomi completamente nuda.
“Prendi quello che vuoi, io ti aspetto sul letto mi mormorò all’orecchio. Poi iniziò ad allontanarsi lasciando cadere un indumento alla volta per terra. Non me lo feci ripetere due volte, presi qualche oggetto e la trovai completamente nuda. Aveva un fisico pazzesco che mi lasciò senza fiato. Fu entusiasta delle cose che avevo scelto, mi fece sdraiare e con dei costrittori mi legò i polsi insieme, poi mi fece alzare le braccia sopra la testa e iniziò a baciarmi con passione i seni. I miei capezzoli reagirono immediatamente al contatto della sua lingua e al piercing. Scese, baciandomi fino all’ombelico e quando fu in mezzo alle gambe, abbassai le braccia d’istinto ma lei me li riportò su bruscamente.
Iniziò mordendomi le grandi labbra e mi infilò la lingua. Gemetti di piacere e non riuscivo a tenere la schiena dritta, così iniziai ad inarcarmi per sentire la sua lingua più in fondo. Allora prese un vibratore dal cestino me lo infilò dentro in un colpo solo. Gridai di piacere quando inizio a vibrare incessantemente dentro di me. “Più forte.” urlai. Vedendomi così bagnata, prese delle pinze per capezzoli e li strinse così tanto fino a farli diventare violacei. Godevo di questa piccola tortura e ansimando chiedevo sempre di più. Mi tolse il vibratore, ero fradicia e si mise seduta sulla mia faccia. Iniziai a leccarla, sperando di essere alla sua altezza e, quando stava per venire, si allontanò di scatto. Prese del nastro adesivo e me lo attacco sulle labbra, mi fece mettere a 90 e aprendomi le gambe da dietro, mi infilò due dita, Iniziai a spingermi indietro cercando di urlare dal piacere, ma il nastro adesivo non me lo permetteva. Con l’altra mano prese delle sfere vaginali in metallo collegate al telecomando.
Le inserì ero ormai fradicia e aspettò qualche secondo prima di accenderle. Appena iniziarono a vibrare, iniziai a contorcermi dal piacere, ero in preda agli spasmi, i polsi avevano i solchi rossi causati dalle cinghie, i capezzoli erano stritolati dalle pinze e lei mi sfondava senza pietà. Mi girò e guardandomi dritta negli occhi, riprese a baciami con passione. Non aveva ancora finito.
Prese un dildo doppio, lo infilò prima a me e poi a lei e inizio a sbattere con forza. Ad ogni colpo i suoi seni mi sbattevano in faccia. Gemeva forte e io con lei, continuò finché non sentii l’orgasmo arrivare ed esplosi come un fiume in piena. Terminato il piacere, si alzò e la vidi farsi una doccia, era perfetta. Finito tutto mi guardò e mi disse, adesso puoi anche andare, se vuoi puoi farti una doccia. Vorrei ancora giocare con te, ti senti pronta? Io ero ancora scossa ma lei mi guardò e mi disse le prossima volta saremo in 5 così niente falli finti, solo corpi, saliva e sesso di gruppo.