Stasera dobbiamo uscire insieme ai suoi amici, non ne ho la minima voglia, sono stanca dallo studio e avrei solo bisogno di rilassarmi a casa!
Ho i capelli raccolti ma ancora non mi sono cambiata, lui entra in camera e mi vede ancora con i vestiti di casa “che succede? Come mai ancora così?” io guardo per terra, quando alza la voce con me mi sento automaticamente in suo potere
“devo venire per forza?” chiedo mentre si avvicina al letto
“vuoi stare a casa a divertirti senza di me?” mi chiede con un sottile nervosismo nella voce
“n…no” balbetto spaventata come una bambina, mentre la sua mano si avvicina alla mia guancia e mi accarezza dolcemente
“ah ecco… alzati e preparati dai, veloce” sussurra lui lento e deciso, una lieve minaccia che mi fa contrarre le cosce sul letto, ma lui inarca le labbra in un ghigno “se fai la brava durante la cena, a casa poi ti faccio impazzire!” e senza darmi neanche il tempo di reagire, scompare dietro la porta.
Indosso un vestito rosso che arriva alle ginocchia, delle parigine nere e delle scarpe in tinta con le calze.
Siamo sul taxi per andare al ristorante e lui ha una mano sulla coscia, che mi accarezza dolcemente mentre frugo nella mia borsa, tirandone fuori, dopo qualche ricerca, il mio vibratore con il telecomando, lui mi guarda infastidito,
“perché lo hai portato dietro?” mi chiede arrabbiato,
“per giocare un po’!” gli rispondo io mentre scostando le mutandine e senza farmi vedere, lo inserisco all’interno della vagina.
Lui mi guarda eccitato e stupito da quel gesto
“non avrei mai creduto che potessi farlo così in pubblico” poi si avvicina al mio orecchio per sussurrarmi “ora dammi il telecomando! Ci penso io a farti passare la voglia di giocare con me!”
ogni sua minaccia mi fa contrarre le cosce e inumidire le mutandine in un fremito di piacere “cazzo!” impreco mordendomi le labbra.
Mi ruba il telecomando dalle mani e prima di poter controbattere lo accende al minimo e inizio a contrarmi mordendomi le labbra per evitare di gemere dal piacere e lui soddisfatto di mette il telecomando in tasca
“amore ti prego! Non vorrai lasciarmi così!” dico,
lui ride e risponde “il viaggio è lungo… potresti farmi cambiare idea!” abbasso la testa e mi avvicino al suo viso sempre più eccitata dalla vibrazione interna
“cosa posso fare per lei mio padrone?” chiedo sottomessa sperando che il tassista non senta!
Lui non parla ed inizia a slacciarsi la cintura, mentre abbassa i pantaloni mi guarda e si morde le labbra, io mi chino verso di lui e gli accarezzo la coscia con la mano mentre la bocca si avvicina ai suoi boxer, li bacio lentamente e la sua schiena si appoggia rilassata allo schienale mentre una mano mi accarezza i capelli
“vedo che capisci in fretta” mi dice lui mettendosi la mano sinistra in tasca per far fare uno scatto in più al mio vibratore, “AAAH” gemo eccitata, lui ride mi tappa la bocca e mi sussurra “prendilo in bocca porca!”
mi contraggo nuovamente e mi sbrigo ad eseguire il suo comando cominciando a succhiare la punta del suo pene sempre più eccitata mentre lui mi accarezza la testa “si piccola… così piccola!” ogni tanto involontariamente muove il bacino più avanti per l’eccitazione mentre io sorrido perché sento che velocemente si indurisce al tocco delle mie labbra e della mia lingua.
Continuo a lavorare eccitata sulla sua asta e velocemente diventa di marmo nella mia bocca.
“vieni per me?” gli sussurro io eccitata e riprendo a succhiare la sua punta, dopo qualche secondo sento la sua mano appoggiarsi dietro la nuca anche se non ho la minima intenzione di spostarmi, lui viene nella mia bocca e ancora piena mi appoggio al sedile del taxi, ancora rivolta verso di lui apro la bocca e lui soddisfatto mi intima di ingoiare, io eseguo e mi pulisco gli angoli della bocca
“Sei stata proprio brava!” si complimenta mentre spegne il giochino, “ma a casa facciamo i conti!”.